ARRIVANO I DELFINI NEL DELTA DEL PO

Un motivo in più per soggiornare a Tenuta Goro Veneto? In questi giorni sono stati avvistati molti delfini davanti al Delta del Po!

Negli ultimi anni sono stati avvisati sempre più delfini di fronte alle coste di Barricata e Boccasette, le spiagge regine di Porto Tolle, nel cuore del Delta del Po. E proprio per tenere sotto controllo questa presenza sempre più costante Arpav ha iniziato una campagna di monitoraggio e subito c’è stato il primo avvistamento di esemplari di fronte alla foce del Po di Pila, a 12 chilometri a est da Punta Maistra.

L’attività fa parte delle azioni previste per l’implementazione della Direttiva Europea Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino – “Marine Strategy”, recepita in Italia dal D.Lgs 190 del 2010.

La missione di Arpav

ARPA Veneto, sulla base di accordi con la Regione del Veneto, Arpa Emilia Romagna e il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, a partire da giugno ha il compito di controllare le popolazioni di mammiferi marini, in particolare la specie Tursiops truncatus. Nel dettaglio i delfini devono essere identificati con riprese fotografiche, in grado di individuare segni distintivi permanenti presenti sul corpo.

L’identificazione degli esemplari e la definizione delle dimensioni della popolazione sono due elementi fondamentali per poter applicare efficaci misure di conservazione e di gestione delle potenziali minacce per la specie. Le attività vengono effettuate in collaborazione con l’associazione APS Dolphin Biology and Conservation, specializzata nello studio dei cetacei, in sessioni di ricerca nell’area marina del Veneto fino alle 12 miglia dalla costa, per un totale di circa 3000 km quadrati.

Pesci del Delta del Po

Nel Delta del Po potete trovare dieci sono le specie endemiche, una adriatica (Storione del Po), due nord-adriatiche (Ghiozzetto di laguna, Ghiozzetto cenerino), tre italiche (Lasca, Rovella, Barbo italiano) e quattro padane (Triotto, Savetta, Cobite mascherato, Ghiozzo padano).
Lo Storione del Po e il Cobite mascherato, in particolare, sono gli endemismi più significativi, il primo per l’estrema rarità, il secondo essendo specie rara e localizzata in Italia e presente nel Parco solamente a Punte Alberete, sito più meridionale di presenza.
Tra le altre specie di interesse si segnalano Nono, Spinarello e Cagnetta, oltre all’Anguilla, vero e proprio emblema delle valli del Parco.

Le specie più caratteristiche sono luccio, carpa, tinca, persico sole e pesce gatto. Sui fondali fangosi vivono triglie, sogliole, passere e rombi. Sono quasi scomparsi gli storioni ed il gambero d’acqua dolce, mentre si è diffuso molto rapidamente il pesce siluro.

Valli da pesca

Si allevano soprattutto branzini, orate, cefali ed anguille.

Acque salmastre

Ghiozzo e latterino sono due specie di pesci che trascorrono tutta la loro vita nelle acque salmastre delle lagune. L’anguilla passa gran parte della vita nelle acque interne e va a riprodursi in mare. Anche diverse specie marine (cefali, spigole e orate) spesso penetrano nelle zone umide costiere dove crescono più rapidamente degli individui rimasti in mare.

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